Fonte: Mio figlio in rosa
Come professionista e cofondatrice dell’associazione La Formica Viola, mi unisco a Mio Figlio in Rosa e al movimento di associazioni e organizzazioni nazionali sottoscrivendo la lettera aperta a Belpietro contro il vergognoso articolo “Baby Trans Generation” pubblicato sull’ultimo numero di Panorama in cui la giornalista Terry Marocco affronta il tema della varianza di genere. Le buone intenzioni, qualora vi fossero, sono diventate l’ennesima occasione per diffondere informazioni distorte e per continuare ad alimentare paura e falsa conoscenza sulla varianza di genere e sulle persone trans.
Egregio Direttore Belpietro,
La ringraziamo per aver avuto l’intenzione di trattare nella rivista Panorama un articolo sulla varianza di genere in età evolutiva. Per farlo però è fondamentale una corretta informazione e chiarezza su questa realtà senza diffondere dati falsi e notizie scorrette come invece riportato nell’articolo del suo giornale in cui la giornalista Terry Marocco e la vostra redazione hanno messo a rischio la vita psicofisica e sociale di tante bambine, bambini e preadolescenti. Oltre a dare dati falsi e notizie errate, avete infatti riportato in modo distorto e denigratorio le testimonianze di persone che hanno raccontato sinceramente le loro storie e che ora non solo sono profondamente indignate ma stanno pensando alla possibilità di passare ad azioni legali. Storie date in pasto a lettrici e lettori solo per solleticare morbosa curiosità non certo per approfondire le realtà di cui si parla nell’articolo.
Il linguaggio e le immagini presentate sono importanti perché danno la misura di quanto un uso consapevole di questi strumenti comunicativi sia portatore di significati precisi, ancora di più quando si tratta di giovani vite.
Chi gestisce un giornale dovrebbe averne a cuore le responsabilità.
Un articolo che vuole trattare la varianza di genere e mette in copertina l’immagine ipersessualizzata di un bambino con labbra e occhi truccati con lo sguardo estraniato, rimanda un’immagine deformata della realtà. A questo poi é associato un titolo vergognoso per rendere il messaggio ancora più morboso e voyeristico.
Perché? Le nostre figlie e figli non sono così, non sono fenomeni da baraccone su cui speculare ma semplicemente bambini e bambine come gli altri con il pieno diritto al rispetto per ciò che sono.
Non accettiamo questa falsa e vergognosa speculazione.
La varianza di genere in infanzia e preadolescenza (che riguarda la percezione del sè e nulla ha a che vedere con l’orientamento sessuale) è tutelata dalla Commissione dei Diritti Umani dell’ONU, dall’OMS, dalla Commissione Europea oltre che dalle singole legislazioni di moltissimi paesi. Non è una realtà inventata, o una moda, tantomeno un contagio sociale. Il 43% di ragazz* trans, ragazz* che potrebbero essere vostr* figl*, arrivano a tentare il suicidio e spesso ci riescono a causa dello stigma sociale che articoli come il vostro non fanno che alimentare.
Come fa tutto questo a non pesare sulle vostre coscienze?
Gli errori, le referenze sbagliate, i numeri dati per eccesso, le reinterpretazioni delle interviste sono talmente numerosi e quasi perversi che non possiamo elencarli tutti qui. Pertanto vi invitiamo a visitare il sito TMWItalia dove è pubblicato un articolo che dimostra il pessimo lavoro che avete fatto. http://www.transmediawatchitalia.info/distorsioni-panorama/
Ciò che comunque deve essere chiaro a tutti è che, per quanto inammissibile anche la totale ignoranza riguardo ad un argomento su cui si accetta di fare un’inchiesta, il rispetto, l’empatia e la protezione de* bambin* dovrebbe prescindere da ogni credo politico, religioso ed economico.
Distinti saluti